Tab Article
Dormire nelle vecchie sharecropper's cabin, le baracche dei mezzadri che lavoravano il terreno, girovagare di notte nel South Side di Chicago alla ricerca di sperduti juke joint, visitare quel trionfo del kitsch postmoderno chiamato Graceland, dove Elvis finì imprigionato nel suo ultimo periodo di vita, e ripercorrere la storia della leggenda del blues, Robert Johnson, un misterioso ragazzo che diede un impulso decisivo alla storia della musica popolare americana del ventesimo secolo. A metà strada tra reportage e viaggio musicale on the road l'autore ha percorso oltre duemila chilometri da Chicago a New Orleans, seguendo quella leggendaria Highway 61 che proprio cinquant' anni fa prestò il suo nome a uno degli album più importanti della storia del rock. Un viaggio alla ricerca delle misteriose storie del Grande Fiume, il Mississippi, e alla scoperta delle zone di origine della musica americana e di un pezzo di America troppo spesso dimenticato. Ma che rievoca, seppur a ritroso, il percorso della Grande Migrazione, quando nei primi decenni del Novecento milioni di afroamericani scelsero di abbandonare la terra dei padri per cercare fortuna altrove, nelle città del Nord e del Midwest. A fare da colonna sonora, naturalmente, il blues. Perché, come dicono nel Delta del Mississippi, il blues è un modo di essere prima ancora che un tipo di musica.